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3/11/2020
 
Storico sorpasso in Europa: le elettriche superano le diesel
Sorpasso storico nel mondo dell'auto. A settembre, per la prima volta nella storia, in Europa la vendita di vetture elettriche ha superato quella di vetture diesel che, appena cinque anni fa erano le protagoniste dominanti del mercato europeo.

 
 
Immatricolazioni Ottobre 2020
Un discreto Ottobre, 2.889 BEV + 205%) ma non c’è stata la spallata che ci aveva fatto sognare a Settembre: superiamo però seppur di poco nel totale annuale le 20.000 unità (20.449) con ancora due mesi di immatricolazioni e questo significa che ufficialmente devo una pizza al mio amico Dino !
Il mese in generale si allinea quasi esattamente all’Ottobre di un anno fa, ma a segnalare il cambio di gradimento dei consumatori, le motorizzazioni puramente fossili (benzina, gasolio e metano sono in contrazione significativa (fa eccezione il GPL che mette a segno un +7%) a favore delle motorizzazioni ibride che crescono del 231% e delle auto “a spina) che crescono addirittura del 264%.
 
 
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L’Europa ha già messo in cantiere 15 super-fabbriche di batterie al litio
Oltre 100 miliardi di euro di investimenti già mobilitati, più di 500 attori coinvolti, di cui 19 italiani (aziende, istituzioni, università), una quindicina di giga-factory in corso di sviluppo: sono i numeri raggiunti finora dalla Battery Alliance in Europa.
A riassumere i progressi dell’alleanza europea per le batterie è stato il vicepresidente della Commissione Ue, Maros Sefcovic, parlando all’Europarlamento in occasione del lancio del gruppo Friends of Batteries.
 
 
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Con Arval provi l’auto elettrica prima di noleggiarla

Arval Italia, una delle aziende più conosciute nel settore del noleggio a lungo termine e nei servizi legati alla mobilità, presenta una nuova formula chiamata “Try & Love”. Si tratta di una soluzione realizzata per quegli automobilisti che non hanno mai avuto la possibilità di guidare un veicolo elettrico.
Questa formula, che nasce nel periodo del post lockdown, attraverso la soluzione di noleggio mensile Arval Mid Term, consente all’eventuale cliente di provare per un certo periodo una vettura mossa da un motore elettrico per capire se questa “nuova” tecnologia è in grado di soddisfare le sue esigenze prima di sottoscrivere un contratto di noleggio vero e proprio.
 
 
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Il big dell’energia Iberdrola lancia in Italia una soluzione di smart mobility per la ricarica auto
Una grande azienda dell’energia, la spagnola Iberdrola, propone in Italia una soluzione legata alla smart mobility, la mobilità del futuro “intelligente” e sostenibile, per la ricarica delle auto elettriche a casa.
La decisione dell’azienda spagnola, che figura tra i leader mondiali di produzione di energia da fonti rinnovabili, è sostenuta dalle previsioni sul mercato dei veicoli elettrici in Europa: nonostante l’impatto della pandemia, entro pochi anni dovrebbe raggiungere una quota del 12-15%. 
 
 
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Le perdite di ricarica
Ogni nuovo guidatore elettrico dopo qualche settimana si accorge che quando carica la propria auto c’è una differenza tra la quantità di energia erogata dalla stazione di ricarica pubblica o privata (misurata dalla stazione stessa – lo chiamerò LORDO) e la quantità di energia che entra nella propria batteria (misurata dal computer di bordo dell’auto – lo chiamerò NETTO).
Le ragioni per questa discrepanza sono molteplici: dalle dispersioni per effetto Joule (calore), alle perdite nelle conversioni AC/DC, alle perdite causate dall’elettronica: l’energia elettrica è infatti facilmente trasportabile e trasformabile, ma ogni operazione ha un “costo” in perdite.
Ma a quanto ammontano queste perdite nell’uso comune?
 
 
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Le previsioni di Motus-E al 2030
È stata pubblicato oggi il rapporto di previsione a 10 anni elaborato da Motus-E avente per oggetto l'evoluzione dell'infrastruttura di ricarica (IdR) in Italia.
Il documento può essere scaricato dal sito Motus-E e merita una lettura approfondita. Personalmente la mia attenzione è stata attirata dalle pagg. 37 e successive, ove il report mette nero su bianco le previsioni di sviluppo per la IdR italiana.
Come ho già avuto modo di dire in passato, ritengo potenzialmente confusionario calcolare "l'un per l'altro" i tipi di stazione di ricarica AC e DC, viste le enormi differenze tecnologiche, prestazionali, di scenari di utilizzo e di costi che caratterizzano le due soluzioni, ma sono conscio di essere talmente minoritario che talvolta (ma non molto spesso) mi viene il dubbio di avere torto.
 
 
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