| | Giovanni Bellucci è, secondo la rivista francese Diapason, nella Top Ten dei virtuosi lisztiani della storia, in compagnia di nomi altisonanti: Cziffra, Arrau, Zimerman, Argerich, Brendel. L'artista italiano, interprete dal repertorio estesissimo, da anni dedica un approfondimento particolare ai capolavori sinfonici tradotti in linguaggio pianistico.
| | |
|
| |
|
|
|
| | | Il sinfonismo e il melodramma, vettori dell’evoluzione del ruolo del pianoforte nella società dell’800, ispirarono la creatività di grandi personalità artistiche, Liszt e Thalberg in primis. Nel secolo successivo questo repertorio fu malauguratamente vittima dei pregiudizi di una corrente musicologica “purista” e uscì dai cartelloni dei teatri e dalle proposte discografiche dei principali protagonisti dello star system del concertismo, eccezion fatta per Glenn Gould, che negli anni’60 incise due Sinfonie di Beethoven nella trascrizione di Liszt (la Quinta e la Sesta, “Pastorale”).
| | |
|
|
|
|
|
| | La provocazione di Gould aveva una sacrosanta legittimazione culturale: il pianista, tra gli strumentisti, è quello che più si avvicina a figure come quella del semiologo, del filosofo, del letterato, del sociologo. Egli deve essere un intellettuale, non soltanto un virtuoso, e ha il dovere di essere musicalmente onnivoro, di ampliare il proprio orizzonte oltre i confini della tastiera. L’appropriarsi “indebitamente” del più complesso pensiero dei compositori, quello sinfonico, il plasmarlo elasticamente sotto il governo di una sola mente e di due mani, può contribuire alla conoscenza di tanti aspetti delle composizioni orchestrali ancor oggi sottaciuti.
| | |
|
| |
|
|
|
| | | Il mitico Vladimir Horowitz (nato nel 1903), interprete dai mezzi espressivi illimitati distintosi anche come compositore, non suonò mai in pubblico le partiture pianistiche di Liszt delle sinfonie di Beethoven, forse distratto da progetti più convenzionali, imposti dalla necessità di primeggiare nella carriera concertistica. Ma, ormai alle soglie dell’epilogo della sua esistenza terrena, in un’intervista del 1988 ebbe a dichiarare: “Rimpiango di non aver mai suonato le trascrizioni delle 9 sinfonie di Beethoven realizzate da Liszt. Sono delle composizioni straordinarie per il pianoforte, in esse vi è contenuta ogni nota delle partiture orchestrali originarie”.
| | |
|
|
|
|
|
| | | Il ciclo “Il pianoforte orchestrale” si è arricchito di un ulteriore spettacolo nel quale Giovanni Bellucci ha riportato alla luce una trascrizione pianistica dimenticata come quella del poema coreografico Jeux di Debussy, rivisitandone la coreografia originaria di Nijinskji con il prezioso ausilio della danzatrice Eugénie Andrin e del regista Gabriel Grinda. Un’idea multimediale concretizzata sotto gli auspici dello Stresa Festival e degli Amici della Musica di Palermo. Nel luglio 2021 “Jeux” sarà eseguito da Bellucci nell’ambito delle prestigiose Chorégies d’Orange, in Francia.
| | |
|
|
|
|
|
| | Dopo aver celebrato Shakespeare attraverso un coinvolgente format teatrale (“Sogno di una notte di mezza estate”, condiviso con attori come Giancarlo Giannini in Italia e Francis Huster in Francia), esplorato il mondo del melodramma con la collaborazione del soprano Maria Agresta nel virtuosistico recital “Liszt all’Opera”, Giovanni Bellucci non poteva non prestare attenzione all’anniversario (2021) delle celebrazioni di Dante Alighieri.
| | |
|
| |
|
|
|
| | | L’originalità e il virtuosismo saranno nuovamente chiamati in causa nel récital pianistico che Bellucci ha concepito per questa ricorrenza: due opere pianistiche assolutamente inedite che due allievi di Liszt come Stradal e Klindworth hanno redatto nel solco dello stile e nel rispetto dell’etica che il maestro ungherese seppe trasmettere ai suoi discepoli.
Un’occasione imperdibile per ripercorrere i fasti dell’età d’oro del pianoforte e immergersi nella poetica dantesca tradotta in puro suono, in una sorta di “trasumanar per sonum” di partiture pianistiche che dimorano ancora ingiustamente ignote.
| | |
|
|
|
|
|
| | Giovanni Bellucci, pianoforteOmaggio a Dante Alighieri Nel 700mo anniversario della morte 1321-2021 F. LISZT (1811-1886) DANTE-SYMPHONIE (1856) Inferno - Purgatorio - Magnificat (Versione per pianoforte solo di August Stradal, 1860-1930) *** P. I. TCHAIKOWSKY (1840-1893) FRANCESCA DA RIMINI (1876)
Fantasia Op.32
(Versione per pianoforte solo di Karl Klindworth, 1830-1916)
| | |
| Giovanni BellucciDiscografia e videografia musicale selettivaBeethoven The Complete Piano Sonatas vol.2 - 3 CD BOX Brilliant ClassicsBeethoven The Complete Piano Concertos - 5 CD BOX CalliopeBeethoven The Complete Piano Sonatas vol.1 - 3 CD BOX Brilliant ClassicsAlkan The Complete Piano Concertos - CD Piano Classics Berlioz/Liszt Grande Symphonie Fantastique - CD DeccaLiszt The Complete Hungarian Rhapsodies - 2 CD BOX Accord/Universal"A midsummer’s night dream” con Giancarlo Giannini - DVD Ombla productions“The orchestral piano” con Enzo Decaro - un filmato diretto da Giovanni Bellucci per la televisione“Bellucci è uno dei pianisti più straordinari di oggi… La sua filosofia esalta un vero umanesimo, derivante da una vasta riflessione sull'arte e sulla creazione. La missione e il dovere di questo musicista, che sembra nato sotto il segno della grazia, permette di trarre una sorta di nuovo esempio per le generazioni a venire - colui che trasmette, con la sua arte, i valori della bellezza e della gentilezza a quelli che disperano di un mondo senza trascendenza”. Les Presses de la Renaissance, Parigi | | |
|
|
|
|