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6/4/2020
 
Ha senso continuare?
Come tutti, anche noi di OneWedge stiamo proseguendo in telelavoro le nostre attività. Come tutte le start-up per noi è un po’ più facile: certo dobbiamo fare i conti con i soldi che finiscono, ma la nostra struttura è estremamente leggera e siamo abituati a condizioni “estreme”.
 
 
E ora?
Inevitabile, dopo un mese come quello di marzo appena conclusosi spolverare la boccia di cristallo per ragionare su cosa potrebbe succedere ora.
Il settore Automotive vale circa 150 miliardi di euro l’anno, ovvero grosso modo l’8% del PIL; ogni mese di stop vale mezzo punto abbondante di PIL, probabilmente vicino al punto con l’indotto.
 
 
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Immatricolazioni marzo 2020
Non sorprende l’arresto quasi totale del mercato auto nel corso di marzo: dai primi del mese sono stati infatti chiusi concessionari ed autosaloni. Il -85% fatto registrare annega ogni considerazione sulla dinamica delle singole motorizzazioni e colpisce indistintamente tutti i segmenti e le categorie.
Nel disastro generale si salvano (anche grazie ai piccoli numeri) le ibride plug-in (in calo “solo” del 15%) ma soprattutto le elettriche, che mettono a segno un +49% (926 consegne rispetto alle 622 del 2019) che fa immaginare come sarebbe andato questo mese di marzo se fosse stato completo.
 
 
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Auto elettrica. Volterio: robot caricabatteria con motori Faulhaber
Stazioni di ricarica esteticamente non invadenti, che non chiedano lavori di impianto, che permettano ricariche veloci e senza perdita di corrente? Risponde a queste (e ad altre necessità) Volterio una soluzione, che prestissimo sarà industrializzata in collaborazione con Faulhaber.
Un robot (quasi) invisibile
Come funzioni Volterio è presto detto. Quando è inattivo, il caricabatterie è una struttura poco appariscente collocata sul pavimento e alta solamente 6 cm. L’auto viene semplicemente parcheggiata su di esso per la ricarica. 
 
 
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Toyota e BYD, alleanza per l’auto elettrica in Cina
La società mista si chiama BTET, acronimo di BYD Toyota EV Technology. E sancisce l’ennesima legittimazione del maggior costruttore cinese, che ha iniziato l’attività solo un quarto di secolo fa come produttore di batterie. E che ha appena annunciato lo sviluppo di una rivoluzionaria batteria ultrapiatta, la Blade Battery, che dovrebbe garantire a BYD un forte vantaggio tecnologico sulla concorrenza. La Toyota, invece, sembra finalmente prendere atto dello sviluppo inelubile dell’elettrico, dopo averlo a lungo avversato (anche in maniera aspra) per restare fedele alla tecnologia dell’ibrido.
 
 
Audi
 
 
Audi: 4 piattaforme per le sue auto elettriche
Audi ha promesso di portare sul mercato 30 veicoli elettrificati entro il 2030. Di questi, 20 saranno 100% elettrici. Audi USA ha condiviso nuove informazioni sulle piattaforme su cui saranno realizzate queste autovetture. Alcune sono già note, altre meno ma che mostrano il grande lavoro che sta facendo il costruttore nello sviluppo dei suoi nuovi modelli a batteria.
Molto interessanti, in particolare, i dettagli sulla piattaforma PPE (Premium Platform Electric) sviluppata in collaborazione con Porsche. Sebbene Audi USA non menzioni ancora alcun preciso modello, Porsche ha ammesso che la futura Macan elettrica (la cui produzione partirà a fine 2022) sarà costruita su questa piattaforma.
 
 
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Elettriche o ibride: chi può riparare le nuove auto?
Quali sono le competenze necessarie per intervenire su un’auto elettrica o ibrida? Che si tratti di un meccanico, di un vigile del fuoco o di un carro attrezzi, la presenza di batterie con elevato voltaggio impone particolari cautele.
Riparazione auto ibride ed elettricheParlando di numeri, secondo l’UNRAE (l’associazione a cui aderiscono i produttori stranieri di automobili) lo scorso febbraio in Italia sono state immatricolate circa 2.500 auto elettriche (l’1,5% del totale delle immatricolazioni), con un sostanzioso +900% rispetto alle 253 unità vendute a febbraio dello scorso anno. Una crescita che riguarda anche le ibride plug-in: 1.219 vetture immatricolate a febbraio (erano 269 nello stesso periodo del 2019) con una quota di mercato praticamente raddoppiata (si è passati dal 5,2% di un anno fa all’11% del 2020).
 
 
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